La popolazione locale era stata decimata durante l'occupazione turca durata 150 anni e questo territorio, praticamente disabitato, ricevette i primi coloni di lingua tedesca in risposta all'invito dell'Imperatore Carlo VI a stabilirsi in Ungheria. Furono l'avanguardia dei futuri Svevi del Danubio. Essi provenivano da vari principati nel sud ovest della Germania che facevano parte del Sacro Romano Impero.
I primi coloni erano Svevi e arrivarono già nel 1688, precursori dei flussi di coloni che si diresse verso il Danubio per tutto il 18° secolo e che la storia avrebbe ricordato come la Grande Migrazione Sveva.
Nonostante le conseguenze delle espulsioni di massa degli Svevi Danubio dall’Ungheria avvenute tra il 1946 ed il 1948, ancora oggi molti discendenti dei coloni Svevi vivono nella Turchia Sveva che chiamano Patria.
A differenza degli insediamenti nel Banato e Batschka, che si stabilirono in primo luogo su terre statali con le sovvenzioni da parte dell'Imperatore, nella Turchia Sveva si trovavano le tenute di proprietari privati: nobili, ecclesiastici e ufficiali militari che allettarono i coloni a lasciare l’Impero e viaggiare verso la Turchia Sveva per stabilirsi sul loro domini. Ciò portò ad una esperienza totalmente diversa che plasmò e formò le loro comunità.
Un gran numero di coloni che seguirono gli
Svevi venivano dal Vescovado di Fulda, dal Württemberg, dal Palatinato e
dall’Assia. Gli Assiani che si insediarono a Tolna sulla proprietà del Conte
von Mercy erano luterani e riformati e furono tra i primi coloni di
arrivare, muniti di un brevetto da parte dell’imperatore, che aveva promesso
loro la libertà di praticare la loro religione. Il termine Turchia Sveva è
stato praticamente sconosciuto alla maggior parte degli emigranti che
partirono per gli Stati Uniti e per il Canada. In passato è stato utilizzato
soprattutto dai ricercatori e serve ora come un modo per identificare la
regione che ha condiviso una storia e un’esperienza comune.
Il Batschka passò sotto gli Asburgo alla fine del 17° e gli inizi del 18° secolo. Al tempo ampi tratti di terreno erano paludosi e quasi privi di popolazione. L'imperatore volle rendere abitato questo territorio vicino al confine con la Turchia e invitò genti di diverse nazioni sotto il dominio della sua corona. Diverse famiglie arrivarono dai territori delle attuali Francia, Germania, Svizzera, Austria, Slovacchia, Ungheria, Romania, e poi arrivarono anche profughi provenienti dai territori Turchi: la Croazia e la Serbia.
Gli ungheresi chiamarono la nuova patria "Dèlvidèk",
gli slovacchi chiamarono la terra "Vojvodina", i tedeschi noti come
"Donauschwaben", gli diedero il nome di "Batschka". Questi tre gruppi
determinarono la vita economica, culturale e politica del Batschka. Come
nelle altre regioni di insediamento dei Donauschwaben, questi vissero anche
nel Batschka fino alla seconda guerra mondiale pacificamente accanto agli
altri gruppi etnici.