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La storia dei Tedeschi dei Sudeti

 

La storia in sintesi

dal 1° al 9° Secolo

dal 9° al 12° Secolo

La colonizzazione tedesca

L’età d’oro della Boemia

Dal 1378 al 1740

dal 1741 al 1848

dal 1848 al 1866

dal 1867 al 1914

La prima guerra mondiale

Il Nazionalsocialismo

L'espulsione dei Tedeschi

 

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il Nazionalsocialismo


il Sudetendeutsche Partei

La maggior parte dei partiti tedeschi di Boemia, fatta eccezione per i socialdemocratici, hanno boicottato la vita politica cecoslovacca fino al 1929, quando i partiti politici tedeschi di Boemia iniziarono a prendere parte attiva nella politica. Purtroppo, la grande depressione colpì duramente la regione duro nel 1930 e portò alla disoccupazione, soprattutto nelle città industriali nel territorio dei Sudeti, a maggior parte di lingua tedesca.

I partiti politici dei tedeschi dei Sudeti, con 72 rappresentanti nel parlamento cecoslovacco, avrebbero potuto ottenere alcuni risultati mostrando una maggiore lungimiranza, ma cecamente si comportarono come se stessero vivendo nel passato. Nuove forze dovevano essere raccolte, e un cammino verso il futuro doveva essere trovato, soprattutto per i giovani. Già nel 1919 era stato organizzato il "Movimento Böhmerland".


manifestazione di un movimento giovanile studentesco

Presso l'Università di Praga, Ernst Leibl fondò un gruppo studentesco chiamato "Freischaren". Lo "Jugendbewegung" (movimento giovanile) tedesco, nato in Germania, si sviluppò nella regione dei Sudeti e in seguito un movimento cattolico giovanile si sviluppò in tutto il territorio e nelle scuole superiori.

Emil Lehmann e Erich Gierach istituirono un centro per la formazione culturale e politica a Reichenberg. La "Schulverein" (associazione scuola) si trasformò in "Kulturbund" (associazione culturale). I “Turner” (club di ginnastica) dei tedeschi dei Sudeti  riorientarono le loro attività educative. Gli insegnanti tedeschi si unirono nello sforzo di mantenere il patrimonio dei valori etnici. Molti nuovi periodici ebbero origine a quel tempo.


Un manifesto del Sudetendeutsche Partei

E tutto questo si sviluppò al di fuori dell'ambito dei partiti politici. Questi giovani tedeschi dei Sudeti aspiravano con coscienza e con profonda preoccupazione verso uno stato ideale ed una società giusta. A quel tempo, un partito politico con forti idee sociali nonché nazionali sarebbe stato ancora in grado di incantare facilmente questa gioventù.

Hitler aveva preso il potere in Germania nel 1933 e la radicalizzazione si diffuse conseguentemente nei circoli dei tedeschi dei Sudeti come giustificazione delle misure politiche e coercitive subite. Fu il momento per Konrad Heinlein di fondare nei Sudeti il partito nazista "Sudetendeutsche Heimatfront" (fronte della patria dei tedeschi dei Sudeti). Poco prima delle elezioni parlamentari del 1935, un ordine del tribunale dichiarò illegale questo partito ma, nel 1935, il movimento riapparve con il nome di "Sudetendeutsche Partei" (Partito tedesco dei Sudeti) e ricevette regolari finanziamenti segreti di Berlino.

Nel suo programma di partito Konrad Henlein concesse il riconoscimento dello Stato Ceco e la sua costituzione, a condizione che gli interessi vitali della popolazione tedesca fossero rispettati e garantiti. Come si avvicinaro i giorni delle elezioni molti uomini si avvicinarono al sempre più affollato Partito di Henlein. Anche se Henlein stesso non fosse candidato alle elezioni i risultati del 10 maggio 1935 mostrarono una vittoria superiore a ogni aspettativa.


Konrad Heinlein, fondatore del Sudetendeutsche Partei

Nell'autunno del 1935 il Presidente Masaryk, ammalato, si dimise e fu sostituito da Eduard Benes. Le molestie e la censura nei confronti dei tedeschi dei Sudeti continuarono, la depressione economica era passata e la “Cechizzazione” proseguì. Il crescente potere della Germania con la diminuzione della disoccupazione da un lato, la crisi economica, con oneri particolari per i tedeschi dei Sudeti dall'altro, diede al nazional-socialismo un aspetto attraente per molti.


1937 Una riunione del Sudetendeutsche Partei tenutasi a Cheb.

Consapevoli del pericolo, i partiti politici dei tedeschi dei Sudeti che partecipavano al governo (socialdemocratici, cristiano-sociali e l'Unione degli agricoltori), tentarono di raggiungere concessioni e miglioramenti per la popolazione tedesca.


1937: membri del Sudetendeutsche Partei
durante la riunione di Cheb

Il Presidente Benes e il Primo Ministro Hodza, per compensare le colpe del passato, promisero a questi tre partiti tedeschi, che da quel momento i tedeschi avrebbero occupato posizioni di servizio pubblico in proporzione alla nazionalità. Tuttavia, praticamente non successe niente per un anno intero.

Nel frattempo una tempesta politica si addensò sulla Cecoslovacchia e d'ora in poi tutte le concessioni sarebbero arrivate troppo tardi. Dopo che Heinz Rutha, il consigliere di politica estera di Henlein, venne arrestato dalle autorità ceche e torturato a morte, Henlein finì sotto l'influenza dei radicali. Inoltre, annessione dell'Austria alla Germania, avvenuta il 13 marzo 1938, fece nascere tante speranze tra i tedeschi dei Sudeti per il miglioramento delle loro condizioni.


Henlein in visita ad Hitler

Quando Henlein fece visita ad Hitler il 28 marzo, Hitler gli dichiarò che intendeva "risolvere il problema cecoslovacco in un futuro non troppo lontano…, non è più possibile tollerare che i tedeschi vengano molestati o sparati".

Durante una manifestazione tenutasi a Karlsbad il 24 aprile, il "Sudetendeutsche Partei" chiese in un programma di otto punti il ripristino della piena parità del gruppo nazionale tedesco con il popolo ceco.

Nelle elezioni di maggio/giugno 1938, il "Sudetendeutsche Partei" fu votato da più del 91% dei tedeschi dei Sudeti.


L'annessione dei Sudeti

Nel 1938, Hitler rivolse la sua attenzione ai Sudeti della Cecoslovacchia.
La nazione della Cecoslovacchia era stata creata dopo la prima guerra mondiale.
Due popoli slavi, i cechi e gli slovacchi, si riunirono per formare il paese dove, nella zona dei Sudeti, al confine con la Germania, vivevano anche tre milioni di cittadini di lingua tedesca, e un numero minore di ungheresi, ucraini e polacchi. I 20 anni trascorsi dalla sua creazione videro la democrazia e l'economia prosperare.

Le principali minacce per la giovane nazione venivano dai piani di Hitler per l'espansione e dai tedeschi dei Sudeti, che, dopo aver fatto parte dei cittadini di lingua tedesca nell’impero austriaco, non erano felici per loro inserimento in uno Stato slavo.

Nel marzo 1938 Hitler aveva invaso con successo in Austria, senza colpo ferire. Con un grande territorio di lingua tedesca sotto il suo controllo aveva poi rivolto la sua attenzione alla zona dei Sudeti della Cecoslovacchia.


militari tedeschi ed austriaci abbattono festosamente il confine tra Germania ed austria

Hitler voleva utilizzare i tedeschi dei Sudeti per creare problemi in Cecoslovacchia e, come aveva già fatto in Renania e in Austria, utilizzare questo come un pretesto per invadere e "per ripristinare". Non accontentandosi solo di un pezzo della Cecoslovacchia, Hitler intendeva distruggere il paese. I Cechi e gli Slovacchi erano di origine slava e, secondo le dichiarazioni razziali di Hitler che dicevano che il popolo ariano tedesco era superiore alle altre razze, gli slavi erano considerati “Untermenschen” (subumani).


un manifesto del Sudetendeutsche Partei

Hitler finanziò e sostenne il Sudetendeutsche Partei creato da Konrad Henlein. Con il sostegno di Hitler il partito divenne in Cecoslovacchia una forza da che non andava sottovalutata.

Nel marzo 1938, Hitler ordinò ad Henlein di creare una crisi nel paese. I tedeschi dei Sudeti avanzarono richieste sempre più audaci al governo cecoslovacco. Quando queste richieste non vennero soddisfatte Henlein insistette sul fatto che i tedeschi dei Sudeti venivano perseguitati. Nel mese di aprile 1938, in un comizio tenuto a Karlsbad, Henlein annunciò il suo programma per l'auto governamento dei Sudeti, e organizzò disordini civili.

Nel maggio del 1938, Hitler trasferì le sue truppe al confine ceco per intimidire il presidente cecoslovacco, Benes. In risposta, Benes mobilitò l'esercito ceco posizionandolo lungo il confine. Nel luglio del 1938 Hitler promise al Primo Ministro britannico, Neville Chamberlain, che non avrebbe invaso la Cecoslovacchia, se gli fosse stato dato il controllo dei Sudeti. Nel settembre del 1938, Hitler fece un discorso infiammatorio contro il presidente cecoslovacco, Benes, durante un raduno nazista a Norimberga.


Adolf Hitler e Konrad Henlein
il 3 dicembre 1938 ad un raduno a Reichenberg

Il 12 settembre 1938 i tedeschi dei Sudeti insorsero e in Cecoslovacchia venne dichiarata la legge marziale. Nello stesso giorno Hitler dichiarò al “Reichsparteitag” (raduno) di Norimberga: "I poveri palestinesi sono indifesi e ne sono desolato. I tedeschi in Cecoslovacchia non sono indifesi e non vanno abbandonati. Questo deve essere tenuto in considerazione.

Il 15 settembre, Henlein affrontò la questione dei tedeschi dei Sudeti in una trasmissione alla radio tedesca: "Senza mai abbandonare la nostra richiesta di autonomia, abbiamo fatto del nostro meglio con grandi sacrifici, per sostenere il nostro sostentamento nello stato Ceco. Tutti i nostri sforzi per una soluzione giusta sono stati vani. Vogliamo vivere come un popolo libero tedesco! Il nostro desiderio è la pace e tornare al lavoro nella nostra patria! Vogliamo tornare alla casa al Reich! ".


Wenzel Jaksch, presidente del
Partito Socialdemocratico Tedesco
della Cecoslovacchia

Wenzel Jaksch, presidente del Partito Socialdemocratico Tedesco della Cecoslovacchia, fece un appello finale: "Tedeschi dei Sudeti! Voi tutti dovete ora prendere una decisione: l'uguaglianza attraverso la pace o l'estinzione attraverso la guerra ... Fate attenzione: decidere per il corso di pace!"


manifesto anti nazista del
Partito Socialdemocratico Tedesco
di Cecoslovacchia

Il 15 settembre 1938, Neville Chamberlain incontrò Hitler nella sua residenza estiva sul confine austriaco, Berchtesgaden. Con l'invasione tedesca della Cecoslovacchia, nel futuro dell’Europa la prospettiva di una guerra imminente era una possibilità molto reale. Chamberlain concordò in linea di principio che Hitler poteva rivendicare il territorio dei Sudeti senza temere ritorsioni dalla Gran Bretagna. Al suo ritorno in Gran Bretagna, Chamberlain riuscì a convincere il suo gabinetto ed i francesi (che erano alleati dei cecoslovacchi) ad accettare l'accordo.

Verso la fine del 1938 si mosse Henlein con il suo "Sudetendeutsche Partei"  e Hitler con i suoi Nazionalsocialisti. Il 22 settembre, la Cecoslovacchia proclamò la mobilitazione: 1 milione e mezzo di soldati si trovarono sotto le armi. Cinque giorni dopo, tutti i ricevitori radio furono sequestrati, 20.000 tedeschi dei Sudeti presi in ostaggio, più di duecento ponti fatti saltare, lunghi tratti di ferrovia resi inutili, i tunnel ostruiti.


Neville Chamberlain, primo ministro della Gran Bretagna.
Il foglio che sventola orgogliosamente è il testo dell'accordo
sottoscritto con Adolf Hitler.

Il 22 settembre 1938, Chamberlain incontrò Hitler nuovamente a Godesberg. Con l'approvazione riluttante del governo cecoslovacco, Chamberlain offrì ad Hitler il controllo dei Sudeti. Hitler chiese che l'esercito cecoslovacco lasciasse la regione dei Sudeti entro il 1° ottobre. Questa era una richiesta per provocare i cechi ed avere un pretesto per l'invasione di tutto il paese.

Il 25 settembre 1938, Lord Runciman, mediatore speciale nominato dal governo britannico per la questione cecoslovacca, scrisse al Primo Ministro: "... il governo cecoslovacco nelle aree dei Sudeti negli ultimi venti anni ... è stato segnato da mancanza di tatto, mancanza di comprensione, meschina intolleranza e discriminazione, al punto in cui il risentimento della popolazione tedesca è andato inevitabilmente nella direzione della rivolta. ... Una grande maggioranza dei loro abitanti desiderano la fusione con la Germania".

Il 29 e 30 settembre 1938, i rappresentanti di Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania incontrati a Monaco per discutere il problema dei Sudeti. Né i cechi, né i loro alleati della Russia, vennero consultati. Hitler scambiò la promessa di pace in Europa, per la regione dei Sudeti. I cechi dovevano accettare o fronteggiare la potenza delle forze armate tedesche: accettarono.


Chamberlain, Daladier, Hitler e Mussolini:i firmatari dell'accordo di Monaco

Il 29 settembre fu firmato l’accordo di Monaco. Erano favorevoli all’accordo coloro i sostenitori del fatto che la Gran Bretagna aveva acquistato tempo prezioso per armarsi per la guerra. In precedenza era troppo debole militarmente per aiutare l'Austria e la Cecoslovacchia. Churchill invece era contrario all’accordo di Monaco, pensando di aver tradito vergognosamente la Cecoslovacchia e perso un potenziale alleato nella lotta contro la Germania nazista.


l'accordo di Monaco

Effetti dell'Accordo di Monaco:
1) Nel 1938 verranno annessi i territori sudeti da parte della Germania.
2-3) Nel novembre 1938 con il Primo Arbitrato di Vienna andranno poi all'Ungheria dei territori di lingua ungherese e nel marzo 1939 la Rutenia subcarpatica.
4) Nel 1938 la Polonia occuperà parte della cittadina di Cieszyn/Teschen .
5) Nella primavera del 1939 Hitler occuperà le zone di lingua ceca, trasformate in Protettorato di Boemia e Moravia.
6) La Slovacchia resterà indipendente.


1938 Un villaggio dei Sudeti, al momento dell'invasione tedesca.

La Germania entrò nel territorio dei Sudeti il 1° ottobre. Hitler aveva ora il controllo delle fortificazioni ceche e questo avrebbe reso il suo prossimo atto di aggressione molto più facile.


1938 – 1939 Partizione della Cecoslovacchia

La Cecoslovacchia venne ulteriormente divisa quando, incoraggiata da Hitler, l'Ungheria prese il controllo della regione meridionale della Slovacchia abitata dalla minoranza etnica ungherese.

L’efficacia militare Ceca era stata fatalmente indebolita. La Gran Bretagna e la Francia avevamo perso l'aiuto di un alleato forte per ottenere pochi mesi in più necessari al riarmarsi le loro forze. La Russia, offesa per essere stata lasciata fuori dagli accordi, divenne più sospettosa nei confronti di Gran Bretagna e di Francia.


Konrad Henlein nel discorso
di benvenuto ad Adolf Hitler

I cittadini britannici festeggiarono, sollevati dal fatto che la guerra era stata, per il momento, evitata. Tuttavia, vi fu una crescente preoccupazione che Hitler non era, come Chamberlain aveva creduto, solo un politico oggetto di una trattativa. Invece, un numero sempre più crescente di persone, credeva che avrebbe continuato a comportarsi in modo aggressivo e che la guerra sarebbe arrivata, prima o poi. Anche Chamberlain cominciò ad organizzare le forze armate britanniche contro questa possibilità.

Il 30 ottobre, Hitler proclamò la creazione della "Reichsgau Sudetenland" (distretto dei Sudeti del Reich) con l’amministrazione a Reichenberg, e l'incorporazione delle regioni del sud della Boemia e della Moravia ai distretti di Baviera e l'Austria, e del "Hultschiner Ländchen" di Slesia. Henlein fu nominato "Gauleiter" (capo della Regione) dei Sudeti.

La Reichsgesetz (legge del Reich) del 21 novembre, afferma: "Le regioni abitate dai tedeschi dei Sudeti sono elementi costitutivi del Reich tedesco". Lo stesso giorno, il Comitato internazionale di Monaco di Baviera dichiarò che l'accordo era stato soddisfatto in quanto le sue clausole erano state soddisfatte.


tedeschi dei Sudeti oppositori del regime nazista
fanno ingresso al campo di concentramento di Dachau

E cosa avvenne dopo l'arrivo dei nazisti?
Solo da ottobre a dicembre del 1938, ben 2.500 tedeschi dei Sudeti, oppositori del regime, vennero portati al campo di concentramento di Dachau. Complessivamente ebbero luogo circa 20.000 arresti e "ricollocamenti". Circa 30.000 tedeschi dei Sudeti emigrarono in Occidente. Quindi l'anno 1938 non non fu solo un esultare di giubilo; si diffuse invece una profonda preoccupazione.

Nel marzo del 1939 Hitler prese possesso delle restanti parti della Boemia e della Moravia, privando così il popolo ceco della sua libertà e indipendenza, in violazione del diritto di autodeterminazione per il quale si era lamentato per i tedeschi dei Sudeti. Istituì il "Protettorato di Boemia e Moravia".


Oskar Schindler

Oskar Schindler, fu un imprenditore nato a Zwittau, nella regione dei Sudeti, famoso per aver salvato circa 1.100 (secondo altri, come sta scritto sulla lapide, 1.200) ebrei dallo sterminio, con il pretesto di impiegarli come personale necessario allo sforzo bellico presso la sua fabbrica di oggetti smaltati, la “Deutsche Emaillewaren-Fabrik”, sita nel distretto industriale di Zablocie, a Cracovia.
Pare che, almeno inizialmente, abbia agito a scopo di sfruttare il lavoro sottopagato di persone in stato di bisogno. In seguito, tuttavia, iniziò a difendere attivamente i suoi operai ebrei. Egli avrebbe sostenuto che alcuni lavoratori incompetenti erano in realtà essenziali per il buon andamento della fabbrica, e qualsiasi danno che veniva loro fatto, risultava nelle sue proteste e richieste di risarcimento al governo nazista.
Da brillante diplomatico, fu sempre pronto a usare le sue doti per salvare i suoi Schindlerjuden ("gli ebrei di Schindler"). Si accordò con Amon Göth, il comandante del campo di concentramento di Kraków-Plaszów, per il trasferimento di 900 ebrei nell'adiacente complesso industriale, dove sarebbero stati relativamente al sicuro dalle angherie delle guardie tedesche.
L'eroica vicenda ci è pervenuta grazie all'incontro tra lo scrittore australiano Thomas Keneally e Leopold Pfefferberg, grande amico di Oskar Schindler.
Leopold Pfefferberg raccontò la sua storia di Oskar Schindler a Keneally il quale ne fu colpito e, stabiliti contatti con gli altri Schindlerjuden (gli «ebrei di Schindler»), scrisse il romanzo La lista di Schindler da cui, successivamente, è stato tratto il film Schindler's List, diretto da Steven Spielberg.
Oskar Schindler morì nel 1974 a Hildesheim, in Assia. Aveva 66 anni.

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