Gli insediamenti

i tedeschi della Siberia

La presenza dei tedeschi in Siberia si ebbe già nel 18° secolo, quando soldati tedeschi si misero al servizio degli Zar russi. Successivamente, negli anni ‘90 del 19° secolo, arrivarono i contadini tedeschi. In questa fase della colonizzazione arrivarono molti mennoniti.

Prima dell’arrivo dei coloni dalla Germania, si erano già formati in Russia alcuni gruppi significativi di coloni tedeschi, alcuni dei quali in seguito migrarono verso la Siberia. Questi erano i tedeschi dell’Ucraina, i tedeschi della Volinia e quelli della regione del Volga.


Pyotr Stolypin

Oltre alla popolazione contadina, nei paesi più grandi arrivarono anche artigiani, commercianti, imprenditori, farmacisti tedeschi, ecc. Poi, sotto il primo ministro Pyotr Stolypin (1862-1911), furono fondate diverse colonie tedesche secondarie.

I coloni arrivati in questo periodo, spesso hanno mantenuto alcune tradizioni attualmente scomparse in Germania. In Siberia i tedeschi crearono insediamenti in gruppi separati e mantennero le loro diverse caratteristiche locali. A causa delle grandi distanze tra loro ed il divieto di matrimoni tra persone di diversi gruppi confessionali, i coloni erano isolati gli uni dagli altri, il che ha favorito la conservazione di molti elementi delle loro culture e lingue.

Una delle aree principali di insediamento tedesco fu la regione di Omsk. Con la colonizzazione di questa regione, il numero dei tedeschi di Siberia salì nel 1920 a circa 70.000 persone.


una strada a Zotino

I tedeschi della Siberia, a differenza di altri gruppi etnici tedeschi in Russia, durante la seconda guerra mondiale, non furono deportati, ma anzi, la Siberia fu luogo di deportazione di altri tedeschi etnici di Russia, infatti, nel 1941, all'inizio della guerra tra la Germania e l'Unione Sovietica, vi fu deportato un gruppo consistente della popolazione tedesca del Volga.


tedesco del mar Nero deportato in Siberia

In seguito alla guerra ci fu una mescolanza con altri tedeschi di Russia; questo vale per esempio per la popolazione russa-tedesca nell’Oblast di Omsk, dove attualmente risiedono più di 100.000 tedeschi di Russia.

Da allora, circa la metà di tutti i tedeschi che vivono in Siberia hanno ormai perso il contatto con le loro origini, considerano la Siberia loro patria e si chiamano tedeschi della Siberia.

Anche nell'Oblast di Barnaul, nelle vicinanze dei Monti Altai, si sviluppò una grande popolazione dei tedeschi di Russia. E proprio Barnaul era considerato uno dei centri dei gulag in Siberia che “ospitava” i deportati di guerra, i tedeschi di Russia. Anche questo grande gruppo di detenuti, senza distinzione di età, che erano considerati  collaboratori dei nazisti perché, sia durante le purghe di Stalin che durante la guerra, erano fuggiti in Germania, oggi fa parte dei tedeschi di Siberia, anche se vi arrivarono a seguito delle deportazioni.

Dalla fine degli anni ’80 del 20° secolo, una parte significativa dei tedeschi della Siberia si è trasferita nella Repubblica Federale Tedesca.
Attualmente nelle regioni del sud della Siberia occidentale, vivono 400.000 tedeschi.

Vi sono forti differenze linguistiche tra i diversi gruppi di tedeschi della Siberia. Secondo il linguista Zhirmunskii:

"la lingua madre dei tedeschi della Siberia sembra essere un dialetto locale contadino, comunemente usato in famiglia e con i connazionali; ogni colonia parla nel suo dialetto particolare, trasferito da i coloni provenienti dalla Germania o imparato nella nuova terra. Questi dialetti includono lo svevo; il Saratovskii, lo Zhitomirskii, il Volyner e la lingua dei mennoniti, il Plattdeutsch".


pagina di un libro
di preghiere Mennonita

I mennoniti occupano un posto speciale tra i tedeschi. Quando i mennoniti lasciarono i Paesi Bassi nel 16° secolo e si trasferirono in Prussia, non avevano una origine comune. Tra di loro vi erano persone di origine fiamminga, olandese, frisone e sassone. Tuttavia assunsero come linguaggio comune un dialetto basso tedesco (Plattdeutsch).

A causa del loro isolamento religioso, i mennoniti non si mescolarono con le popolazioni locali e quindi mantennero i loro costumi tradizionali. A volte i loro diversi gruppi confessionali si unirono in una sola unità etno-confessionale. Durante e dopo il reinsediamento i mennoniti sono stati ufficialmente registrati come tedeschi.

Tutti i gruppi di tedeschi in Siberia sono tipicamente bilingue e parlano anche russo fluente. Il dialetto specifico del gruppo è il più utilizzato, la seconda lingua è il Russo, mentre il linguaggio letterario tedesco è la terza.

continua.....

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