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L'Ostsiedlung

la Prima Guerra Mondiale

Con la Prima Guerra Mondiale, vi erano gruppi isolati di tedeschi fino a sud-est del Bosforo (Turchia), in Georgia ed in Azerbaigian.

Dopo la guerra, la perdita di territorii della Germania e dell’Austria-Ungheria, fece sì che tanti tedeschi, mai come prima, divennero minoranze etniche in diversi paesi; il trattamento che hanno ricevuto variava da paese a paese; spesso erano soggetti a persecuzioni risentite dagli ex nemici della Germania.

La percezione di questa persecuzione filtrò nuovamente in Germania, dove venne sfruttata ed amplificata dal partito nazista per guadagnare popolarità come salvatore del popolo tedesco.


Streckenau sul Wolga:
un villaggio tedesco in Russia, 1920

profughi tedeschi di Russia
bloccati a Schneidemühl, 1920

L’avanzata degli alleati degli Imperi Tedesco e Asburgico nel territorio dell’Impero russo indusse alla fuga, all’evacuazione ed alla deportazione della popolazione che viveva vicino alle zone di combattimento.

I tedeschi di Russia, a causa della loro appartenenza etnica, furono assoggettati a misure severe, tra cui il reinsediamento forzato e la deportazione nella Russia orientale, il divieto di usare la lingua tedesca dalla vita pubblica (anche la stampa di libri e giornali) e la negazione dei mezzi di sostentamento (posti di lavoro e proprietà della terra) in base alle “leggi di liquidazione” rilasciate dal 1915.

Anche i tedeschi di Russia, così come il resto della popolazione, furono colpiti dalla tattica della  “terra bruciata” durante la ritirata dei russi. Circa 300.000 tedeschi di Russia vennero assoggettati alle deportazioni in Siberia e nella steppa della Baschiria; tra 70.000 e 200.000 erano tedeschi della Volinia, 20.000 erano i tedeschi della Podolia, 10.000 erano tedeschi dalla zona di Kiev e 11.000 erano tedeschi dalla zona di Chernihiv.

Nelle zone russe controllate dalle forze tedesche, austriache e ungheresi, le sistemazioni in grande scala dei tedeschi furono organizzate dal “Fürsorgeverein”, con il reinsediamento di 60.000 tedeschi di Russia e “Deutsche Arbeiterzentrale” (lavoratori tedeschi da Ufficio) e la nuova sistemazione per 25.000-40.000 ulteriori tedeschi di Russia.

Due terzi di queste persone furono poi reinsediati nella Prussia orientale, la parte restante nelle province a nord-est della Prussia e del Meclemburgo.

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