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la storia dal 1914 al 1939


Durante la prima guerra mondiale, tra il 17 e il 22 agosto 1914, le Armate russe al comando dei generali von Rennenkampf e Samsonov, attaccarono la Prussia orientale, inducendo il comandante dell’Armata tedesca, il generale von Prittwitz a ripiegare dietro il fiume Vistola. Migliaia di Memelländer vennero deportati verso l'interno della Russia dove molti vi morirono.


L’arrivo dei Russi nel Memelland nel 1915
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Elmetto di un soldato
del Memelland

Con la fine della prima guerra mondiale e la disfatta dell’Impero Tedesco, alla conferenza di pace di Parigi del 1919 si decise che la parte settentrionale della Prussia orientale oltre il fiume Neman andava staccata dalla Prussia Orientale, dividendo cosė i territori abitati da Memelländer tra la Germania di Weimar e la regione di Klaipeda (Memelland).

Il Memelland fu separato dall’Impero e dichiarato “Stato libero” (come la cittā di Danzica) e nel 1920 passava sotto il controllo dei Francesi e l’amministrazione del “Conferenza degli ambasciatori” ed, appositamente costituito per far rispettare gli accordi raggiunti con il Trattato di Versailles.


Sfilata dei francesi
nella cittā di Memel

Con una partecipazione di 30.000 persone l’organizzazione “Deutsch Litauischer Heimatbund”, chiese la riunificazione con la Germania o, in alternativa, creare uno stato indipendente del Memelland. Furono solo 12 i rappresentanti del Consiglio nazionale dei Memelländer che firmarono l’atto di Tilsit, chiedendo di unire la regione di Klaipeda con la Lituania, ma l’idea non venne sostenuta dalla maggioranza dei Memelländer.


Una ristampa del 1938
dell’atto di Tilsit,
firmato nel 1918.

Nel 1921, l’amministrazione francese fece un sondaggio nella regione di Klaipeda che dimostrō che solo il 2,2% dei Memelländer avrebbe preferito scuole lituane, anche se la lingua la cultura lituana non erano mai state perseguitate nella Prussia orientale.

Per contro, vi erano le politiche restrittive della russificazione e il divieto di stampare in lingua lituana nelle parti della Lituania che erano entrate a far parte dell’Impero Russo e successivamente dell’unione Sovietica. I Memelländer potevano pubblicare propri libri e giornali, come Auszra e Varpas, consentendo cosė ai Lituani in Russia di aggirare il loro divieto di stampa.

Nel 1922 l’inflazione che giā aveva colpito la Germania si abbatté sulla regione; ne seguė un periodo di tensioni e scontri sociali fino al 15 gennaio 1923, quando circa 1000 lituani armati presero il controllo della cittā di Memel e del suo territorio. L'operazione, che appariva come una rivolta interna, era in realtā di un colpo di Stato eseguito da truppe regolari lituane in borghese, limitatamente appoggiate dalla popolazione locale, in quanto la cittā di Memel era prevalentemente tedesca. La reazione tedesca fu alquanto debole e limitata solo a grandi proteste.


Memelland: banconote di emergenza del 1922

Un rapporto segreto del 1923 di Jonas Polovinskas-Budrys, un ufficiale del controspionaggio lituano, dimostrava falsamente che circa il 60% dei Memelländer sosteneva la rivolta, il 30% era neutrale e il 10% era contrario, e cioč i sostenitori di uno Stato indipendente o la riunificazione con la Germania.

Il 16 febbraio 1923 “Conferenza degli ambasciatori” prese atto del fatto compiuto ed assegnō l'amministrazione del Memelland alla Lituania; vi erano 35.000 Memelländer residenti, corrispondenti a circa il 1,5% della popolazione totale della Lituania e che costituivano la seconda pių grande minoranza dopo gli ebrei.

Presto le politiche lituane alienarono i Memelländer. Personale della Lituania venne inviato nella regione ad assumere i posti della pubblica amministrazione. Secondo la concezione lituana, i Memelländer erano lituani “germanizzati” che dovevano essere nuovamente “lituanizzati”. I Memelländer videro questa politica di lituanizzazione come una minaccia alla propria cultura e non solo cominciarono a sostenere i partiti politici tedeschi ma iniziarono anche ad identificarsi come tedeschi. Durante il censimento del 1925, 37.626 persone dichiararono di essere lituani e 34.337 persone si identificarono come Memellander. Gli abitanti della regione Klaipėda continuarono a votare per partiti tedeschi o orientati verso i tedeschi. Amministrativamente la regione venne divisa nella cittā di Klaipeda comprendente il suo Distretto, nel Distretto di Ilutė e nel Distretto di Pagėgiai.

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