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sei in: i Germanici > i tedeschi nei paesi Baltici > i Cavalieri Portaspada


Nel corso del secolo dodicesimo i territori che lambivano il Baltico costituivano ancora zone di evangelizzazione cristiana e di conquista per il Sacro Romano Impero e per il Regno di Polonia.


in giallo i territori di intervento dei Cavalieri portaspada
un Cavaliere Portaspada

Probabilmente a seguito delle annose razzie delle genti pagane di Prussia, che si addentravano continuamente nei territori d’amministrazione cristiana per predare, papa Innocenzo III già dal 1199 fu obbligato a proclamare una crociata contro i pagani del Baltico e particolarmente contro le genti della Livonia, regione che grossomodo è attualmente inserita nei confini di stato dell’Estonia e della Lettonia.

Per l’occasione fu creato un ordine militare sullo stampo di quello templare, cui fu data denominazione di “Ordo Fratres Miitiae Christi” (Ordine dei Fratelli della Milizia di Cristo). Questi monaci combattenti, selezionati all’interno della migliore nobiltà germanica, polacca e ungherese, furono comunemente noti come “Cavalieri Portaspada” per il loro stemma, in cui figurava una croce latina di colore rosso e una spada.


Cavalieri Portaspada e Cavalieri Teutonici

Tuttavia, nel corso della campagna militare, la resistenza dei pagani prussiani e livoni si dimostrò più forte e tenace di quanto gli strateghi cristiani avessero pensato.

Nel 1225 la crociata non aveva ancora portato apprezzabili risaltati. A causa della situazione che si era creata, appesantita anche dalle reiterate incursioni nemiche in Mazovia, il pontefice ed i vescovi locali pensarono di chiedere appoggio all’Ordine Teutonico offrendo, come contropartita dell’impegno militare, l’intera regione di Kulm e i territori che avrebbero strappato ai prussiani.


 Hermann von Salza

Nel giugno del 1228 Hermann von Salza firmò l’accordo con il duca di Mazovia tuttavia, prima di iniziare le operazioni belliche che avrebbero avuto bisogno di uno sforzo finanziario notevole da parte dell’Ordine, il Gran Maestro si adoperò per ottenere dall’imperatore Federico di Svevia una promessa formale di privilegi economici, nonché una attestazione dello status di “principe dell’Impero”.

L’atto giuridico assegnava all’Ordine Teutonico la facoltà di creare uno stato sovrano nei territori che fossero stati conquistati.

la livonia in una cartina del 15° secolo
la livonia in una cartina del 15° secolo
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Nel 1230 l’Ordine iniziò ad insediarsi nei territori delle popolazioni prussiane, dopo averle battute in scontri militari di poco spessore, ma sufficienti per mettere in atto gli accordi imperiali e consolidò immediatamente le fortezze che costituivano la prima linea di difesa della Mazovia. Successivamente, in seguito a nuove vittorie ne edificarono altre, insieme a nuove vie di comunicazione e nuovi centri abitati.

Nel frattempo le armate dei Cavalieri Portaspada erano state pesantemente battute in Livonia, tanto che la sopravvivenza stessa dell’organizzazione era in pericolo. Fu così che, con un’abile mossa diplomatica, l’Ordine consigliò papa Gregorio IX ad incorporarlo nel proprio organico rimpinguando in tale modo le casse, gli approvvigionamenti e la potenza di combattimento dei Teutonici.

Era il 1237, anno in cui l’Ordine dovette far fronte ad una nuova tremenda minaccia: la penetrazione di popolazioni tartare in Russia. La circostanza provocò uno scontro lungo e spossante, estremamente feroce e violento.



Nel 1241 l’armata disposta dai Teutonici fu gravemente sconfitta dai Tartari nei pressi del villaggio di Remosk, in Bielorussia. Fu però una vittoria di Pirro, giacché le orde tartare dovettero indietreggiare centinaia di chilometri per le forti perdite subite in uomini e in mezzi.

sigillo dei Cavalieri Portaspada

Ma la sconfitta si ripercosse nella strategia militare in Prussia, dove le genti già vinte ripresero vigore approfittando della forte diminuzione dell’organico dell’Ordine, ma nel 1248 i Teutonici avevano già ripreso il controllo della situazione, dopo aver indotto il capo militare prussiano alla conversione al cristianesimo.

Ma gli altri territori rimanevano ancora in armi. Fu pertanto bandita una nuova crociata, l’Ordine iniziò un’ulteriore campagna militare che dopo alterne vicende belliche si risolse a suo favore.

Per rafforzare la posizione nei territori della Livonia venne edificata la possente fortezza di Königsberg e i prussiani furono definitivamente sottomessi nel 1274.

il castello di Marienburg
il castello di Marienburg

Anche in questi luoghi fu costruita una città fortezza, sulla riva destra del fiume Nogat alla quale, in onore della Madonna - il cui culto era fortissimo in seno all’Ordine - fu dato nome di Marienburg. Questa città rivestirà in periodi successivi funzioni politiche e tattiche assai rilevanti per le attività dei Cavalieri Teutonici. Marienburg, l’odierna cittadina polacca di Malbork, fu sede magisteriale dal 1309 al 1457, e simbolo tangibile del potere dell’Ordine nella Prussia settentrionale.

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