Nel periodo carolingio (dal 7° al 10° secolo) nei territori dell'attuale
Germania, vennero bonificate paludi e disboscate foreste per favorire nuovi
insediamenti per la crescente popolazione.
Mentre questa "colonizzazione interna" proseguiva per secoli, espandendosi
anche nelle montagne e nei boschi, quasi contemporaneamente si sviluppava la
"colonizzazione esterna" con il trasferimento delle genti tedesche verso
territori al di fuori dei confini.
Spesso erano i Duchi, Principi e Re, ma anche monaci cavalieri, che, tra il
10° e 14° secolo, invitavano contadini, minatori e mercanti tedeschi a
colonizzare le loro terre e, contamporaneamente, a portare il cristianesimo in
quei luoghi ancora scarsamente abitati. I coloni spesso finivano per fondersi in
nuove stirpi con la popolazione locale, soprattutto slavi.
La sovrappopolazione delle zone tedesche del nord-est spingeva ben volentieri
questi coloni ad abbandonare le loro terre d'origine ed a cercare migliori
condizioni di vita altrove.
Con le crociate del Nord, nacque l'Ordine dei “
Cavalieri Portaspada”. Questi conquistano i territori delle attuali Lettonia ed
Estonia, dove invitano coloni (i tedeschi del Baltico) per creare nuovi
insediamenti al fine di cristianizzare la regione.
Nel 15° secolo i tedeschi arrivarono anche in
Lituania, dove crearono diversi insediamenti prevalentemente agricoli.
Intorno al 1200, nei territori del nord dell'attuale Polonia,
i "Cavalieri
Teutonici" furono chiamati a cristianizzare i nativi. I Cavalieri, nell'arco
di 300 anni di storia, colonizzarono i territori della
Prussia orientale e della
Prussia occidentale;
acquistarono dai Principi locali il
Brandeburgo orientale (Neumark), la Pomerania
e Danzica; estesero le loro
conquiste sino ai territori della
Vistola-Warte
(Posnania), della Slesia
e dell'Ober
Slesia.
L'Ordine dei Cavalieri TeutoniciSito in italiano dedicato all'Ordine Monastico dei Cavalieri Teutonici e della cristianizzazione del nord-est dell'Europa |
Nacquero insediamenti ad est anche quando l'impero Austriaco iniziò la germanizzazione dell'Austria, della Carinzia, della Styria, dell’Alta Sassonia, del Brandeburgo, del Meclemburgo e delle zone periferiche della Boemia e della Moravia, dei monti Carpazi, nellattuale Slovacchia.
Dalla fine del 17° secolo fino all’inizio del 19° secolo, con la
conquista di territori all'impero Ottomano, all'impero Austro-Ungarico si aggiunsero nuovi
insediamenti tedeschi. In quella che allora era l'Ungheria
possiamo trovare i Sassoni della Transilvania,
gli Svevi del Danubio, gli
Svevi di Satu Mare e quelli
del Banato, i
tedeschi della Bucovina, i tedeschi della Galizia.
Nuovi insediamenti nacquero anche nella
Russia Zarista e, con la conquista di territori all'impero Ottomano, ulteriori
insediamenti si aggiunsero in Bessarabia e nella
Dobrugia.
I Tedeschi di RussiaSito in italiano dedicato alla minoranza tedesca nella Russia |
La BessarabiaSito in italiano, tedesco ed inglese, dedicato alla minoranza tedesca nella regione storica della "Bessarabia" (attualmente suddidivisa tra la Moldavia e l'Uucraina) |
Ancora molti insediamenti si diffusero nell'Europa orientale. Possiamo trovare i tedeschi della Jugoslaviache vivevano in Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, o in Slovenia; i tedeschi della Bulgaria i cui primi insediamenti risalgono al tempodelle crociate; i tedeschi del Bosforo che si stabilirono ad Istanbul a partire dalla seconda metà del 19° secolo; i Walddeutsche che si insediarono dal 14° al 17° secolo nel territorio della “Doły Jasielsko-Sanockie”, in Polonia; i Landler di Transilvania che erano protestanti deportati dall’Austria in Transilvania, sotto l’imperatore Carlo VI.